launion

Si è scritto tantissimo su questo romanzo e a ragione, perché davvero risulta difficile non esprimere un parere, come se le nostre parole potessero dilatare i tempi della storia, permettendoci così un addio più lieve. La voce narrante di Nick Carraway è uno dei migliori esperimenti letterari di sdoppiamento della realtà, il suo punto di vista rappresenta, a mio parere, l' "epifania" più lunga mai scritta. Egli protegge il lettore dalla sordida aridità della società, lo tiene con sè dalla sua parte, gli sussurra le sue inquietudini rispetto ad un mondo in cui si sente la nota dissonante. Nick come gli occhi del dottor T. J. Eckleburg , è colui che vede, colui capace di andare oltre gli eventi e di comprendere i limiti umani di ciascuno. La sua voce narrante a tratti ci fa uscire dalla storia, si riposa nella natura o nella semplice contemplazione delle vite che gli scorrono accanto, in questo è una epifania: si isola dal mondo per pochi momenti e in modo così completo da farci apparire le cose più comuni come insolite, svelandone così la loro essenza. Le persone sono come oggetti e in quanto tali le tratta Carraway, più che giudicare cerca di comprendere: ci sono uomini sbadati, incapaci di sentire e di vedere, per i quali una luce verde al di là di un molo sarà solo un avvertimento per i marinai.

2022-10-29 03:54